SUPERBONUS 110%: SCONTO in fattura o CESSIONE del credito?

08 ottobre 2020

Premessa:


Nei commenti sui social relativi a nostri contenuti ma anche a materiale caricato da altri, ci capita di leggere messaggi che sminuiscono o disincentivano il Superbonus.
Non vogliamo però soffermarci su questo aspetto e sulle motivazioni che alimentano questi punti di vista, in quanto la nostra opinione è un'altra, ed è il motivo per il quale abbiamo deciso di investire il nostro tempo per permetterti di comprendere e valutare al meglio questo strumento.

Secondo noi il Superbonus 110% è un'occasione reale e concreta di:
📊🏠 migliorare la tua casa, abbassandone i consumi e incrementandone il confort indoor;
📈♻️ contribuire al miglioramento dell'ambiente che ci circonda, riducendo le nostre immissioni.



Tra le diverse possibilità di accesso a questo Superbonus 110% ne ricordiamo tre:
  • Detrazioni fiscali
  • Sconto in fattura
  • Cessione del credito

👍🏼 Ci preme sottolineare come siano tutte ipotesi possibili, nessuna è da escludere. Tuttavia, la loro fattibilità dipende molto dalle variabili in gioco, a seconda dei casi, ma proviamo ad analizzarle con qualche esempio concreto...



🔎 Esempio detrazioni fiscali: quest'opportunità dipende molto dalla capienza del cassetto fiscale della singola persona.
E' bene porsi questa domanda: il tuo cassetto fiscale è sufficiente per realizzare gli interventi che vorresti sulla tua casa sfruttando le detrazioni fiscali ripartite in quote di pari importo in 5 anni?


🔎 Esempio sconto in fattura: quest'opportunità dipende molto dalla capienza del cassetto fiscale o dalla liquidità della singola impresa edile che decide di scontare l'importo dei lavori in fattura.
E' bene porsi questa domanda: il cassetto fiscale o la liquidità della singola impresa edile alla quale vorresti affidare i lavori risulta sufficiente per realizzare gli interventi che vorresti sulla tua casa senza sborsare nemmeno un euro, anche dopo la pandemia e il relativo il lockdown appena trascorso?


🔎 Esempio cessione del credito: quest'opportunità dipende molto dall'affidamento ad enti bancari o assicurativi del credito che avresti maturato negli anni ad addivenire.
E' bene porsi questa domanda: come prevedono di gestire il credito ceduto questi enti? Sono previste percentuali di trattenute sul credito totale dato dall'importo lavori?



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Approfondendo l'argomento da un pò di tempo ormai, sotto svariati punti di vista, nella Sezione NEWS del nostro sito trovi tutti i video nei quali ne abbiamo già parlato.


Come sempre ora hai diverse possibilità:
  1. Leggere l'articolo che trovi qui sotto il video,
  2. Guardarti il video in cui abbiamo sintetizzato le principali differenze tra SCONTO in fattura e CESSIONE del credito per renderle più "interattive" ⤵️






Partiamo quindi col parlare di queste due importanti opportunità...

👉🏼 Note introduttive:


Sconto in fattura e cessione del credito spettano per le spese sostenute dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021 relativamente ad interventi di:
  • Recupero del patrimonio edilizio
  • Riqualificazione energetica (65% e 50%), compresi quelli per i quali spetta la detrazione del 110%
  • Adozione delle misure antisismiche, comprese quelli per i quali compete la detrazione del 110%
  • Recupero o restauro delle facciate degli edifici, compresa la sola pulitura o tinteggiatura
  • Installazione di impianti solari fotovoltaici, compresi quelli per i quali spetta la detrazione del 110%
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici


⚠️N.B.1: L'opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito può essere esercitata per ciascuno stato di avanzamento dei lavori (S.A.L.)
⚠️N.B.2: Per gli interventi che danno diritto alla detrazione del 110%, i SAL non possono essere più di due per ciascun intervento complessivo, e ogni SAL deve corrispondere ad almeno il 30% dell'intervento.



🧐 Come operano lo sconto in fattura e la cessione del credito?


💰 SCONTO IN FATTURA
Sconto sull'importo dovuto, fino ad un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato da parte dei fornitori che hanno effettuato gli interventi (aziende produttrici, imprese, ecc.) e da questi recuperato sotto forma di credito di imposta.

💰 CESSIONE DEL CREDITO
Cessione della detrazione, che si trasforma in credito di imposta in capo al cessionario.



🏗️ Esempio di sconto in fattura


L'impresa realizza lavori per € 100.000 (iva compresa) e decide di effettuare lo sconto in fattura a favore del committente.
Di seguito si succederanno le seguenti situazioni:
  • l'impresa emette fattura pari all'importo dei lavori;
  • il committente non paga, in quanto l'impresa ha effettuato lo sconto in fattura;
  • l'impresa matura un credito di imposta pari a € 110.000, che recupererà mediante modello F24 per compensare imposte, tributi e contributi (quali ad esempio IRES, IVA, IRAP, ecc.), a partire dal 1° gennaio dell'anno successivo, in 5 quote annuali di pari importo (= € 22.000 annuali).


⚠️ N.B: Alcuni istituti di credito concedono alle imprese, in caso di sconto in fattura, un anticipo sull'importo totale dei lavori previsto nel contratto di appalto, a condizioni che variano a seconda dell'istituto stesso e del rating dell'impresa.



📝 Visto di conformità: è necessario? Chi può rilasciarlo? Come?


Per quanto riguarda gli interventi che danno accesso alla detrazione del 110%, ai fini dell'opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito è necessario il cosiddetto visto di conformità.
Tale documento attesta l'effettivo diritto a beneficiare dell'agevolazione (asseverazioni tecnici abilitati, pagamenti, fatture, ecc.).


Chi può rilasciarlo?
  • Commercialisti
  • Consulenti del lavoro
  • Responsabili dei CAF


Come comunicare l'opzione della cessione del credito o dello sconto in fattura?
  • Per via telematica
  • Mediante gli appositi modelli di comunicazione dell'opzione predisposti dall'Agenzia delle Entrate
  • A partire dal 15 Ottobre 2020
  • Entro il 16 Marzo dell'anno successivo a quello di sostenimento delle spese

⚠️ N.B: Per gli interventi di riqualificazione energetica che danno diritto al Superbonus 110%, la comunicazione dell'opzione all'Agenzia delle Entrate deve essere trasmessa a decorrere dal 5° giorno lavorativo successivo al rilascio da parte dell'ENEA della ricevuta di avvenuta ricezione della copia di asseverazione redatta da parte del tecnico ablitato.


Chi deve effettuare la comunicazione?
La comunicazione deve essere trasmessa direttamente o tramite le figure sopra citate:
da chi beneficia della detrazione
dall'amministratore di condominio (per lavori su parti comuni condominiali) o da uno dei condomini (in caso di mancanza dell'amministratore di condominio)


I cessionari (cioè chi acquisisce il credito) come lo recupera?
Mediante modello F24 per compensare imposte, tributi e contributi
Sulla base delle rate residue non fruite
Con la stessa ripartizione in quote annuali (5) con la quale sarebbe stata utilizzata la detrazione, a decorrere dal 10° giorno successivo alla ricezione della comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate e comunque non prima del 1° gennaio dell'anno successivo a quello di sostenimento delle spese

⚠️ N.B: La quota di imposta non utilizzata nell'anno non potrà fruita negli anni successivi, nè richiesta a rimborso.



📚 E la documentazione necessaria?


Senza entrare ora nei dettagli, la documentazione necessaria per accedere a quest'opportunità del 110% è di diversa tipologia e in ogni caso ne parleremo nello specifico in uno dei prossimi video.



⛔ Quali rischi si corrono non rispettando l'ITER e/o i requisiti richiesti?


In caso si realizzi un intervento che non raggiunga l'obiettivo di migliorare energeticamente e/o sismicamente le prestazioni dell'edificio, si possono verificare due scenari principalmente:

A) al termine dell'intervento, la verifica risulta negativa ➡️ NO DIRITTO ALLE DETRAZIONI

B) il non raggiungimento dell'obiettivo viene verificato dagli Organi di controllo (Agenzia delle Entrate o ENEA), successivamente ad aver usufruito di una parte della detrazione ⤵️
1) OBBLIGO RESTITUZIONE CIFRA DETRATTA
2) SANZIONI
3) INTERESSI
4) PERDITA DIRITTO ACCESSO ALLE SUCCESSIVE RATE




🤔 Chi deve restituire le detrazioni in caso di verifica dall'esito negativo?


Se risulta una mancanza, anche solo parziale, ne risponderà il beneficiario, il quale dovrà versare quanto descritto al paragrafo precedente.

⁉️ Ah, ma quindi non rispondono anche i fornitori?
Sì, ma solo ne caso in cui abbiano utilizzato il credito di imposta in modo irregolare o in misura maggiore rispetto a quanto ricevuto.
Rimane comunque ferma la loro responsabilità (in solido con il beneficiario dell'agevolazione) nel caso in cui ci sia stato un "concorso di violazione".

⁉️ E i professionisti che rischi corrono?
In caso di rilascio di false asseverazioni, scatta la sanzione amministrativa che può andare dai 2 ai 15 mila euro per ciascuna asseverazione infedele resa.


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Confidiamo che questo video-articolo riassuntivo delle differenze tra CESSIONE del credito e SCONTO in fattura, esempi pratici e considerazioni di circostanza relativi il Superbonus 110%, possa risultarti utile.

In ogni caso, se hai dubbi / domande / curiosità puoi come sempre richiederci una consulenza alla mail: info@lineaecoklima.it

Sì, si parla proprio di "consulenza": gli studi di fattibilità sono a tutti gli effetti delle prestazioni professionali.
Infatti, un parere positivo o negativo dato con leggerezza ad una tua richiesta non può costituire una certezza (sono tante le variabili, anche urbanistico-catastali, in gioco...) e non porterebbe benefici nè a te nè a noi e alla nostra deontologia professionale.



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Alla prossima!
Nicola del Team LineaEcoKlima

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